FIORI DI BACH - DHARMA Bolzano

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FIORI DI BACH

FIORI DI BACH ALTO ADIGE - BACHBLÜTEN SÜDTIROL
Floriterapia e altri Repertori Vibrazionali

Il regno vegetale ha la qualità dell’attraenza, espressa dal colore, e trova la propria liberazione, ossia la sua forma più alta di attività, nel profumo emanante dalle sue forme di vita più elevate.
Il profumo è generato dall’effetto complessivo del II, IV e VI Raggio (operanti all’unisono nel regno vegetale), e può essere mortale o infondere vitalità, può deliziare o essere repellente. Attrae ed è parte degli aromi di questo regno che è percepito nell’aura planetaria, anche se l’umanità non lo coglie nel suo complesso.
[dal Trattato dei Sette Raggi, vol. 1°]


"Dunque dobbiamo affrontare il fatto che la malattia è interamente opera nostra, e che la sola cura è di correggere i nostri difetti. Tutta la vera guarigione mira ad aiutare il paziente a mettere in armonia il suo spirito, la sua anima, il suo corpo. Ciò può essere compiuto solo da lui stesso, sebbene il consiglio e l'aiuto di un fratello esperto possa essergli di forte sostegno."
da ESSERE SE STESSI - del Dr. Edward Bach, medico realizzatore della Floriterapia
Gisella si occupa di floriterapia da fine anni 80 e Pino dal 1998. Sono innumerevoli le iniziative che hanno dedicato alla conoscenza dei rimedi floreali, tra corsi conoscitivi, di approfondimento e gruppi di studio e sperimentazione. Sono stati tra i primi aderenti al RIF - Registro Italiano Floriterapeuti ed hanno allargato il loro intresse ad altri repertori: floreali (FES, Australiani di Barnao, Australiani di White, Deva, Essenze floreali africane e delle Isole Canarie, Orchidee, Rose, Essenze Hawaiane) e repertori non floreali (Essenze antidipendenze di Korte, Cactus, Funghi, Indigo Essences, Wild Earth Animal Essences, ecc).
Gisella è stata anche tra gli sperimentatori ufficiali dei rimedi della SFR (Sardinian Flowers Remedies) ed ha un suo repertorio vibrazionale, a base cristalli: gli EASY-D.
L'impegno nella diffusione della Floriterapia e altri Rimedi Vibrazionali continua, applicato anche all'astrologia, comparata con la cristalloterapia, l'aromaterapia... inserita nel massaggio... con spunti di approfondimento per avvicinare le persone a questi incredibili aiuti, semplici quanto efficaci (nella foto Pino e io siamo ad uno dei corsi di formazione, tenuti da Daniel Mapel, che abbiamo frequentato per specializzarci nel suo repertorio Wild Earth Animal Essences).


I 38 RIMEDI


I 38 rimedi del repertorio del dott. Bach (individuati negli anni '30), sono archetipi che incarnano specifici stati d’animo e condizioni emozionali. Ad essi ci si ispira per evocare le proprie  innate risorse e capacità di adattamento quando si desidera ritrovare equilibrio emotivo ed armonia.
Sono adatti a tutti, compresi neonati, anziani, donne incinte e in allattamento, animali, piante!

E' importante ricordare che:
- non sono rimedi omeopatici ma rimedi vibrazionali (anche i rimedi omeopatici sono rimedi vibrazionali, da una certa diluizione in poi);
- c'è differenza tra l'uso dalla stock bottle e la diluizione in miscela;
- si usa brandy, come conservante, e non grappa o alcol.
Il simile cura il simile?
Il  simile cura il simile" è il primo principio dell'omeopatia.
Bach, medico omeopata, notò  che, conseguentemente a questa affermazione, dovremmo curare il dolore con il dolore, il male  con il male, e si rese conto che non era corretto.
Come omeopata, la sua  ricerca di una NUOVA TERAPIA partì proprio dall'insoddisfazione dei  risultati che otteneva dai rimedi omeopatici, e proseguì allontanandosi  da quello che è l'omeopatia.

Quindi ritenere  i Fiori di Bach dei prodotti omeopatici, rappresenta un passo indietro  nel sistema di guarigione ideato da Bach, vibrazionalmente efficace su  piani ben differenti.
Oggi questo è risaputo dai più, ma proprio a cavallo dell'inizo del XXI secolo (tra il 1998 e il 2001), abbiamo assistito a una vera e propria guerra mediatica, per manipolare il pensiero delle persone, a riguardo.
Sulla mailing list "Healing-Net" (non cercatela, l'originale non esiste più), a cui allora erano iscritti tutti i floriterapeuti italiani, vi erano anche esponenti della ditta che commercializzava i prodotti distribuiti dalla Nelson, i quali continuavano ad affermare che i Fiori di Bach  erano prodotti omeopatici, evitando di spiegare che la marca che loro commercializzavano era stata inserita volutamente nella tabella degli omeopatici (dato che già si occupavano di omeopatici), e quindi potevano essere venduti solo in farmacia.      







Dal vecchio sito di Gisella FiglideiFiori
Riportiamo quanto pubblicammo sul sito "FiglideiFiori" (il primo sito di Ish Gisella Cannarsa, aperto all'inizio dell'anno 2000, e che è stato tolto dalla Rete nell'agosto 2018).
                                            
  • I  rimedi omeopatici non sono di derivazione esclusivamente vegetale, ma  possono anche essere di origine animale e minerale, con veleni e tessuti  morti.
  • In Floriterapia si usano solo Fiori (e acqua), espressione della massima vitalità della pianta, prelevati senza nuocere alla stessa.                       
  • I rimedi omeopatici sono a basse, medie, alte, altissime diluizioni; le  prime vengono usate per ridurre sintomi chiave di una malattia; le  seconde e le ultime sono per le malattie croniche e sistemiche poiché si  deve agire anche sulla costituzione dell'individuo.                       
  • In Floriterapia di assume una sola diluizione, quella della miscela, riservando a pochi casi l'assunzione dalla stock bottle.                       
  • Fondamentale dell'omeopatia è la dinamizzazione, vale a dire il  processo con cui si sottopone a forte energizzazione, il rimedio.                       
  • In  Floriterapia questo non avviene assolutamente alcuna dinamizzazione, e chi la applica non ha capito che le proprietà dei fiori  si fissano nella memoria dell'acqua grazie al processo mediante calore  (metodo del sole o bollitura). Stop.                       
                      
Bach  fu molto chiaro nello specificare il suo procedimento di preparazione:  procedimento che il TRIBUNALE INGLESE, nel 2000, ha riconosciuto  essere  DIVERSO da quello omeopatico.
Pertanto I  Fiori di Bach NON sono omeopatia. Il fatto che esistano preparazioni  floreali con su scritto "prodotto omeopatico" e vendute solo in  farmacia, è dovuto a due scelte possibili:
- ne è stato cambiato volutamente il procedimento di preparazione (la diluizione in percentuale d'alcol), che di conseguenza non è più il metodo originale;
- la ditta che lo commercializza vende già prodotti omeopatici e quindi è più comodo classificare così i Fiori di Bach per poterli vendere.
                   
Bach, che fu medico e omeopata, creò rimedi che fossero fuori del presidio  medico, pertanto ogni appropriazione è concettualmente errata in partenza.
La mancanza di chiare  informazioni riguardo ai diversi aspetti della floriterapia e dei rimedi  floriterapici,  dovuta a poca competenza o   ad interessi commerciali,  producono un caos che non fa altro che ledere la credibilità e  diffusione di questo metodo.
                                            
QUALE DILUIZIONE, QUINDI?
I  Rimedi si preparano con esposizione - al sole o per bollitura - delle  parti prescelte, immerse in acqua. Finito questo primo processo, al  liquido filtrato viene aggiunta pari quantità di brandy: otteniamo così  le MOTHER TINCTURE o tinture madre (vedi), che non sono in vendita, e che posseggono solo i produttori dei rimedi.
La chiamiamo "prima diluizione".

A questo punto, in una boccetta si mettono 30 ml di brandy e due  gocce di Tintura Madre: si ottiene così la STOCK BOTTLE, o boccetta di scorta.
Questa diluizione è quella contenuta nelle boccette "monofiore",  sigillate ed etichettate, in vendita in erboristerie e farmacie, da 7,5 o  10 ml.
La chiamiamo "seconda diluizione".
    
E' dalla stock bottle che vengono prelevate le gocce di ogni fiore  che deve comporre la vostra miscela finale: in una boccetta da 30 ml  vengono messi 2/3 di acqua (minerale o di sorgente) e 1/3 di brandy (o  aceto di mele), e si aggiungono 2 gocce - prelevate dalla stock bottle -  di ogni fiore che è stato scelto.
La chiamiamo "terza diluizione".

Quindi, se vi fate preparare la miscela, e volete che sia il metodo ORIGINALE DI BACH, assicuratevi che rispettino queste diluizioni.
Esistono molte altre modalità di miscelazione, e in fondo vanno tutte bene, MA NON SONO IL METODO DI BACH.

Il dottor Bach spiegò inoltre che il brandy doveva essere UN BUON BRANDY (e non altro) titolato a 38° o 40°.
Al di sotto di questo valore è contenuta molta più acqua, che cambia sensibilmente i rapporti di diluizione. Pertanto usare un brandy a 30°, 27°, ecc, porta ad avere una diluizione DIVERSA DA QUELLA DI BACH.

E ricordate: se volete prepararvi da soli la miscela, dovrete acquistare le stock bottle di tutti i corrispondenti fiori che vi servono.
Le stock bottle sono ALCOLICHE!!!!! Sono fatte di brandy!!!
Vale la pena sottolinearlo perché:
1) l'alcol può essere un elemento non desiderato (bambini, allergici, ex alcolisti...)
2) abbiamo incontrato furboni che vendono "il repertorio di Bach", affermando di averlo preparato loro, ma in pratica vendono 38 boccette di terza diluizione (2 gocce dalla stock bottle in 30 ml di acqua e brandy).
                         
Fanno effetto lo stesso?
Chi li prende è  soddisfatto, ma ne usa - seppure inconsapevolmente - una quantità  molto maggiore...
A parte "l'effetto placebo" (che è sempre  insinuato da qualcuno, che però non ha nulla a che fare con le quantità), è interessante osservare che - da questo aumentato uso - ne trae sicuramente beneficio chi vende...




CRONOLOGIA DEGLI AVVENIMENTI DOPO LA MORTE DI E. BACH

Un ringraziamento a Julian (http://www.healingherbs.co.uk/) per la dedizione che pone nel suo lavoro di divulgazione del    corretto metodo di Bach.

1936, 27 novembre : Bach muore e nel testamento lascia Nora Weeks come unica erede.
  1937: Nuova edizione di The Twelve Healers & other Remedies (uscito nel '36)
  1938: To Thine Own Self be True, di Mary Tabor
  1940: Medical Discoveries... biografia di bach scritta da Nora Weeks
  1950: Marzo, The Bach Remedy News Letter, primo numero. Bollettino di  giugno, descrizione dettagliata del "metodo di potenziamento del sole".
1951: Bollettino di settembre, si afferma categoricamente che i rimedi non sono omeopatici
  1955: Istituzione di un fondo per acquistare Mount Vernon
  1958: Formazione del The Dr. Bach Healing Trust, con tre obiettivi:  acquistare la proprietà (Mount vernon) per "lavorare con la  floriterapia", pagarne i costi di mantenimento e "promuovere e  diffondere l'opera" secondo le modalità ritenute opportune dagli    amministratori fiduciari. I primi amministratori sono Nora Weeks,  Victor Bullen e Frances Thomas
1964: Bach Flowers Remedies Illustration & preparation, di Nora Weeks e Victor Bullen
  1971: Esce Handbook di Chancellor
  1973: Ramsell e Murray diventano amministratori fiduciari de The Dr. Bach Healing Trust
  1974: Weeks e Bullen entrano in affari con il nome di Dr Edward Bach's Team
  1975: Maggio, Victor Bullen muore e lascia tutto a Nora Weeks.
1976: Aprile - Weeks, Murray e Ramsell si associano formando il Dr Edward Bach's Centre
1978: Gennaio, muore Nora Weeks, lasciando la proprietà residua agli  amministratori del centro "affinché la usino a loro totale    discrezione per promuovere il lavoro... la ricevuta del tesoriere o di  un altro incaricato del fondo sarà una liberatoria valida e  sufficiente..."
[e adesso leggete con attenzione]
1979: Febbraio, Ramsell registra il marchio "Bach Flower Remedies" nel Regno Unito
La descrizione dei "metodi di preparazione" di Bach viene omessa da The Twelve Healers & Other Remedies
Il bollettino di settembre annuncia che il testo di Nora Weeks &  Bullen Bach Flower Remedies Illustration & Preparation non ver-
rà ristampato
1983: Ramsell e Murray fondano la società Bach Flower Remedies Ltd, trasferendovi tutti i beni del Dr. Edward Bach Centre
1984: 28 febbraio, ulteriore registrazione dei "Bach FLower remedies"  quale marchio commerciale del Regno Unito, da parte della
Bach Flower Remedies Ltd
1985: La figlia di Ramsell, Judy Howard, entra nel Bach Centre
1986: Gli scritti di Bach non sono più coperti dal diritto di autore. Pubblicazione di Collected Writings of Edward Bach
1987: Murray vende le azioni della Bach Flower Remedies Ltd a BFR (Mount vernon) Ltd, di Ramsell
1988: Pubblicazione di Healing Herbs of Edward Bach - a pratical guide to making the remedies
1989: Altri quattro marchi commerciali che utilizzano il termine  "Bach" vengono registrati nel Regno Unito da BFR (Mount Vernon) Ltd
1991: Gennaio, BFR (Mount Vernon) Ltd stipula un  accordo esclusivo con la nelson Ltd per occuparsi del packaging e della  commercializzazione dei prodotti.
Altri due marchi commericali che utilizzano il termine "Bach" vengono registrati nel Regno Unito da BFR (Mount Vernon) Ltd
1993: La Nelson acquista BFR (Mount  Vernon) Ltd per 4,3 milioni di sterline, ristrutturando la società e  rinominandola Bach Flower Remedies Ltd (No. 2)
La Brtish Homoeopathic Pharmacopoeia prepara alcune monografie  sui fiori di bach, citando diluizioni quali 5x e usando etanolo al 22%
1997: 26 febbraio, la Healing Herbs [società di Julian  Barnard, che produce i fiori di Bach secondo i dettami originari del  medico, dal 1988, ndr] si rivolge all'Alta Corte per chiedere la revoca  dei marchi commerciali contenenti la parola "Bach".
1998: l'Alta Corte di Londra (nelle vesti di Justice  Neuberger) stabilisce che "Bach" è un termine generico e non può essere  usato quale marchio commerciale
1999: Ottobre, la Corte d'Appello di Londra conferma la decisione dell'Alta Corte.
2000: La Camera dei Lord rifiuta l'appello sulla decisione relativa al marchio commerciale.
http://www.fesflowers.com/bachcase.htm e link successivi

LA SENTENZA DELLA CAUSA LEGALE
Nella lettura della cronologia degli avvenimenti successivi alla morte del dr. Bach abbiamo potuto vedere quali interessi si siano scatenati, per appropriarsi del termine "Fiori di Bach".
E' triste vedere che ci siano sempre e comunque, in ambiti del benessere di molti, intenzioni che puntano all'interesse di pochi. E in questo caso è ancora più grave, dato che l'intento di Edward Bach fu esattamente il contrario: l'interesse di tutti.

L'azione legale intrapresa da Julian Barnard (della Healing Herbs), quindi, ha voluto restituire a TUTTI il diritto di usare i Fiori di Bach.

Quindi riassumiamo l'esito della Causa Legale:
1) Il Nome “Bach Flower Remedies” è da considerare un TERMINE GENERICO, usato da scrittori e terapisti - nel mondo - riferendosi alle particolari scoperte del Dr. Bach che non diede un nome particolare al suo lavoro (così come "omeopatia" indica le scoperte di Hannemann).
2) L'appropriazione del nome "Bach" e "Bach Flower Remedies" come trademark è stata definitivamente fermata con la sentenza del 2000, che ne ha restituito il libero uso nel mondo.  


Oggi abbiamo molti "produttori" di Fiori di Bach, con metodi di preparazione, di diluizione differenti e di concentrazione alcolica varia, e tutti chiamati indistintamente "Fiori di Bach", ma non è corretto.
La diluizione al 22% introdotta nel 1993 dalla Nelson/Bach Flower Remedies Ltd e dalla Homeopathic Pharmacopoeia (diffusi in Italia da Guna) e poi da chi è succeduto a queste, produce rimedi vibrazionali che si ispirano a quelli di Bach, ma non sono secondo il metodo di Bach.
Le voci contrastanti e la confusione, che persistono, sono dovute - come già scritto - da un uso più o meno calibrato (di influenza intenzionale)  dei termini esplicativi e in etichetta (compreso TM e R) e sul fatto che pochi sanno dell'antefatto legale, che invece fu un punto fondamentale della Storia dei Fiori di Bach.
                                                  Gisella Cannarsa, floriterapeuta dal 1988 e presidente DHARMA soc. coop.
Tutto ciò che mantiene e sostiene la manifestazione, il mondo e tutti gli esseri e la società è DHARMA
La parola Dharma, e qui pare che tutti gli studiosi siano d'accordo, deriva dalla parola indoeuropea DHR che significa
"sostenere, mantenere in essere e formare".
39100 Bolzano
+39 339 2453801;    +39 347 4215722


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